thank you M.M.

Thank you  god for making me and angel anytime it was difficult time -something  just didn't click
i spent  weeks wrapping my head around carrot plant studie book and examined different species off the carrots .i would like to see people eat the entire dish with their fingers it's simple and honest .take a good piece of bread Mentre le nubi sono temporanee

Londra 2019

Sono tornata dopo anni sono qui di nuovo però dall altra vita vita da Londra  

Text for nothing

                                                 Joseph Kosuth (nothing) 1967

Essenziale : dedizione ,sacrificio,semplicità ,cicatrici,universalità ,suono,castigo,silenzio,digiuno ,consistenza ,coscienza ,lucidità ,fondo,ritenzione,strazio,liberazione,foglie ,dolore,creatività,nonsense,
unificazione,addio,
 momento ,sostanza,

pianto,soggettività ,vento,l'atto di sentire ,giardino,pazienza,ponte,respiro,sfumatura,cura,devo confrontarmi e tentare sempre capire la debolezza umana

apertura ,non-attesa,fiori gialli tipo colza,vulnerabilità ,mamma,alba,

cosa sono la verità ,e la vera pietà,
ragionamento ,crescere nell coraggio mentale,

una nuvola,la visione,irrilevanza,non credere nel progresso storico,determinazione,perdono,importanza, strappo,il vuoto,chiarezza,ferita,mani nella terra,arte atemporale allo stesso tempo contemporanea
natura umana,forma,tolleranza,inferno,fratello,radici,contemplazione taglio,sopportazione,fiamma,concentrazione,angoscia,poesia,entità,
luogo,fiato,cuore,natura ,elasticità albero,corpo,dialogo,
momento in momento,pappa,
libertà della mente quando comprende i fatti così come sono,
senza interpretare ,
senza condanna ,
senza giudicare,
scelta,consapevolezza ,
ecologia della condizione umana,azzione,cuore,acqua,spirito,
morire tutti giorni,
non importa ciò che voglio,importa ciò che sono ,
sintesi,io sono ira,energia ,verità ,limiti del fisico ,
potere elevare lo spirito umano e non mortificarlo,
amore incondizionato,nonsense,luogo d'origine,bisogno ,il vuoto ,relazione spontanea tra mondo e il corpo,
fenomeno della percezione ,
l'attenzione senza i confini del tempo,
scoprire  che è difficile fare qualcosa vicino al nulla .

With ❤ Paolo Conte la densità della poesia



La densità e lo spessore di quella canzone sublime ...
 ma che bello pensare che 
questa canzone è ispirata (dedicata? evocata? trasognata?) alla figura di Giovanni Gerbi, ciclista astigiano degli albori del ’900, figura imprescindibile e romantica del ciclismo che viene definito eroico!
 non ci sono piu i eroi i artisti 
intanto leggo 10 mille volte questa poesia 
Quelle bambine bionde 
con quegli anellini alle orecchie 
tutte spose che partoriranno 
uomini grossi come alberi 
che quando cercherai di conviencerli 
allora lo vedi che, sono proprio di legno 
Diavolo rosso dimentica la strada 
vieni qui con noi a bere un'aranciata 
contro luce tutto il tempo se ne va… 
Guarda le notti più alte 
di questo nord-ovest bardato si stelle 
e le piste dei carri gelate 
come gli sguardi dei francesi 
un valzer di vento e di paglia 
la morte contadine 
che risale le risaie 
e fa il verso delle rane 
e tutto ha 
arriva sulle aie bianche 
come le falciatrici di raccolto 
Voci dal sole altre voci, 
da questa campagna altri abissi di luci 
e di terra e di anima niente 
più che il cavallo e il chinino 
e voci e bisbigli d'albergo: 
amanti di pianura 
regine di corriere e paracarri 
la loro, la loro discrezione antica 
è acqua e miele… 
Diavolo rosso dimentica la strada 
viene qui con noi a bere un'aranciata 
contro luce tutto il tempo se ne va… 
Girano le lucciole 
nei cerchi della notte… 
questo buio sa di fieno e di lontano 
e la canzone forse sa di ratafià






Chinawoman

Colei che canta (quando canta e non canta ) 

con una splendida  voce così vicino all'oasi ti parla sottovoce :
It doesn't matter
What you create
If you have no fun.

 Lovers are Strangers


     Eyes will drift to the sky  in time
While arms keep holding tight
There's a party in full force
Still the guests
Can't help but watch the door
Expressing your uncertainties
Through years of anniversaries
Then five years down the line
You say, "She was never my type"
Lovers are strangers
There's nothing to discuss
Hearts will be faithful
While the truth is told to someone else 
When you look off
Tell me who you really love 
Fall comes by surprise
Looking into strange eyes
Like school kids who are not friends
In the streets they are oonnected
Huddling in the dark
The only number you call
Magic moments are not lost
They'll outlive all your doubts
Lovers are strangers
There's nothing to discuss
Hearts will be faithful
While the truth is told to someone else 
When you look off
Tell me who you really love 









Leonidas Donskis apie sekme



Yra toks anekdotas, kuris genialiai atsako į jūsų klausimą. Jis - apie seną kavos pardavėją žydą, kuris miršta, o dukterėčia susirūpinusi prašo: „Klausyk, Icikai, taigi tavęs nebeliks, ir mes nežinosime, kaip pagaminti tobulą kavą. Pasakyk visiems mums, kaip pagaminti kavą, nenusinešk paslapties į kapus." „Gerai, - atsako Icikas, - kvieskit visą šeimą, pasakysiu." Ateina visi - broliai, seserys, pusbroliai, vaikaičiai... Susirenka visi prie Iciko, o jis sako jai, dukterėčiai: „Cile, žinok vieną dalyką: jeigu nori, kad kava būtų tikrai gera (čia visi sulaiko kvėpavimą), negailėk kavos!" Aš galiu pasakyti jums tą patį: jeigu nori, kad sėkmingai pavyktų parašyti knygą, perskaityti paskaitą, sukurti kūrinį, negailėk savęs. Yra toks muzikų posakis: jeigu tu nori, kad tavo grojama muzika skambėtų labai gerai, grok tarsi paskutinį kartą gyvenime. Patikėkite, tai yra tiesa. Reikia pasistengti atiduoti visą save ir suprasti, kad kito karto nebus, tai nesugrįš. Ta knyga, kurią redaguoji ar rašai, ji nebesugrįš. Ta paskaita, kurią skaitai - taip pat.
Sėkmė, be abejo, yra dalykas, kurio tikimasi. Tačiau ji ateina, man rodos, tada, kai tu, užuot tikėjęs, kad aplinka tau padės, pasistengi viską, kas įmanoma, padaryti, viską iš savęs išspausti. Ką reiškia sėkmė kūrybos prasme? Man tai būtų tie „insaitai", nušvitimai. Kartais, išeikvojęs penkis puslapius, parašau dvi gražias sėkmingas eilutes, suformuluoju labai stiprų teiginį, puikią mintį... Čia yra kaip džiazo improvizacijoj kvadratas: groja, groja, groja ir op! Staiga žmonės pradeda ploti. Lygiai taip pat yra bet kurioj kūrybinėj veikloj. Kai įdedi labai daug pastangų, tai atpildas už įdėtą darbą yra ta gera eilutė, tas geras teiginys - kažkas labai tikra. Kai tu kalbi ir jauti: ne tavo, ne tavo, ne tavo, ir tada - op! Tavo. Dėl tų dviejų eilučių verta rašyti dešimt puslapių. Sėkmė yra toks pojūtis, kad sukūrei unikalų darbą. Priešingu atveju mums tektų matuoti ją labai vulgariai - pinigų kiekiu, dar kažkuo, liaupsėmis spaudoje... 

IL MANIFESTO DEL CONTADINO IMPAZZITOdi Wendell Berry


"Amate il guadagno facile, l'aumento annuale di stipendio, le ferie pagate. Desiderate sempre più cose prefabbricate.
Abbiate paura di conoscere i vostri vicini, e di morire, e avrete una finestra nel pensiero. Nemmeno il vostro futuro sarà più un mistero, la vostra mente sarà perforata in una scheda e messa via in un cassetto. Quando vi vorranno far comprare qualcosa vi chiameranno. Quando vi vorranno far morire per il profitto ve lo faranno sapere.
Ma tu amico, ogni giorno, fa' qualcosa che non possa entrare nei calcoli. Ama il Creatore, ama la terra. Lavora gratuitamente.
Conta su quello che hai e sii povero, ama qualcuno anche se non lo merita. Non ti fidare del governo, di nessun governo. E abbraccia gli esseri umani. Nel tuo rapporto con ciascuno di loro riponi la tua speranza politica. Approva nella natura ciò che non capisci e loda quest'ignoranza, perché ciò che l'uomo non ha razionalizzato non ha distrutto. Fai le domande che non hanno risposta. Investi nel millennio. Pianta sequoie. Sostieni che il tuo raccolto principale è la foresta che non hai piantato e che non vivrai per raccogliere. Afferma che le foglie quando si decompongono diventano fertilità. Chiama questo "profitto". Una profezia così si avvera sempre. Poni la tua fiducia nei 5 centimetri di humus che si formeranno sotto gli alberi ogni mille anni. Stai a sentire come si decompongono i cadaveri: metti l'orecchio vicino e ascolta i bisbigli delle canzoni a venire. Aspettati la fine del mondo.
Sorridi, il sorriso è incalcolabile, sii pieno di gioia. Finché la donna non ha abbastanza potere, sostieni la donna più che l'uomo. Domandati: questo potrà dar gioia alla donna che è contenta di aspettare un bambino? Quest'altro disturberà il sonno della donna vicina a partorire? Vai col tuo amore nei campi. Stendetevi tranquilli all'ombra, posa il capo sul suo grembo... e vota fedeltà alle cose più vicine alla tua mente. Appena vedi che i generali e i politicanti riescono a prevedere i movimenti del tuo pensiero, abbandonalo. Lascialo come segnale per indicare la falsa traccia, la via che non hai preso. Sii come la volpe, che lascia molte più tracce del necessario, alcune nella direzione sbagliata.
Pratica la resurrezione."
Wendell Berry



Il piacere di mangiare

di Wendell Berry

Spesso, alla fine di una conferenza sul declino della vita rurale e dell'agricoltura in America, qualcuno dell'uditorio chiede: "Cosa può fare chi abita in città?" "Mangiare responsabilmente" rispondo di solito. Naturalmente cerco di spiegare cosa intendo con questa espressione, ma mi sembra sempre di non aver detto abbastanza. Adesso vorrei cercare di offrire una spiegazione più ampia. Comincio dall'affermazione che mangiare è un atto agricolo ed ecologico. Mangiare conclude il dramma annuale dell'economia alimentare che inizia con la semina e la nascita. Molti mangiatori non sanno più che questo è vero. Pensano all'alimentazione come produzione agricola, forse, ma non si considerano parte dell'agricoltura. Si considerano "consumatori". Se pensano un po' più a fondo, devono riconoscere di essere consumatori passivi. Comprano quello che vogliono, o quello che sono stati persuasi a volere, nei limiti di ciò che possono comprare. Pagano, per lo più senza protestare, il prezzo che viene chiesto. E in genere non sanno nulla degli argomenti fondamentali sulla qualità e il costo di produzione di ciò che gli viene venduto: quanto sia veramente fresco, quanto sia puro o pulito, o libero da pericolose sostanze chimiche, da che distanza arriva e quanto il trasporto ha aggiunto al costo, quanto la trasformazione industriale, l'imballaggio e la pubblicità incidano sul prezzo. Quando l'alimento è stato trasformato, manipolato o precotto, che effetti queste operazioni hanno avuto sulla sua qualità, valore nutritivo e sul prezzo? La maggior parte degli abitanti delle città che fanno la spesa dicono che gli alimenti sono prodotti nelle aziende agricole. Ma in genere non sanno quali aziende agricole, o che tipi di aziende agricole, dove si trovano, né quali conoscenze e abilità sono in gioco in agricoltura. A quanto pare non hanno dubbi sul fatto che gli agricoltori continueranno a produrre, ma non sanno come né superando quali ostacoli. Per loro, perciò, l'alimentazione è un'idea parecchio astratta, una cosa che non conoscono né immaginano, finché non compare sulla tavola o sullo scaffale dei prodotti alimentari. La specializzazione della produzione provoca la specializzazione dei consumi. Per esempio, i clienti abituali dell'industria del tempo libero sono sempre meno capaci di intrattenersi da soli e sono diventati sempre più passivamente dipendenti dai fornitori di divertimenti a pagamento. Ciò è sicuramente vero anche dei clienti abituali dell'industria alimentare, che hanno sempre più la tendenza a diventare dei meri consumatori, passivi, acritici e dipendenti. Questo tipo di consumo può essere considerato sicuramente uno degli obbiettivi principali della produzione industriale. Gli industriali dell'alimentazione sono riusciti a persuadere milioni di consumatori a preferire alimenti già pronti. Coltivano, cucinano, vi portano i pasti e (proprio come la vostra mamma) vi supplicano di mangiare. Non vi offrono ancora di infilarvelo in bocca premasticato solo perché non hanno ancora scoperto un modo di farlo che permetta di aumentare i profitti. Possiamo star sicuri che sarebbero ben contenti di scoprirlo. Il consumatore industriale ideale sarebbe legato a una tavola con un tubo in bocca che va direttamente dall'impianto alimentare al suo stomaco.

Forse esagero, ma non di molto. Il mangiatore industriale infatti non sa che mangiare è un atto agricolo, non conosce più né immagina i collegamenti che esistono fra l'atto di mangiare e la terra ed è perciò necessariamente passivo e acritico, in parole povere, una vittima. Quando il cibo, nelle menti di coloro che lo mangiano, non è più legato all'agricoltura e alla terra, si soffre di un'amnesia culturale pericolosa e fuorviante. L'attuale visione della futura "casa di sogno" comprende il far la spesa "senza fatica" da una lista di beni disponibili su un monitor televisivo e mangiare cibo precotto attraverso il controllo remoto. Ovviamente tutto ciò dipende e implica una perfetta ignoranza della storia del cibo consumato. Esige che i cittadini rinuncino alla loro avversione ereditaria a comprare un maiale infilzato in uno spiedo. Desidera trasformare la vendita di maiali infilzati in un'attività onorevole e attraente. Il sognatore in questa casa di sogno per forza non saprà nulla della qualità di questo cibo, da dove viene, di come è stato prodotto e preparato, o quali ingredienti, additivi, e residui contiene, a meno che il sognatore non si impegni in un accurato e continuo studio dell'industria alimentare, nel qual caso potrebbe anche svegliarsi e giocare un ruolo attivo e responsabile nell'economia alimentare. Esiste perciò una politica alimentare che, come qualsiasi altra politica, mette in questione la nostra libertà. Ancora (ogni tanto) ci ricordiamo che non siamo liberi se le nostre menti e parole sono controllate da qualcun altro. Ma abbiamo omesso di capire che non possiamo essere liberi se il nostro cibo e le sue risorse sono controllate da qualcun altro. La condizione del consumatore passivo di alimenti non è una condizione democratica. Una delle ragioni per mangiare responsabilmente è di vivere liberi. Ma se esiste una politica alimentare, esiste anche un'estetica alimentare e un'etica alimentare, nessuna delle quali è separabile dalla politica. Come il sesso industriale, anche l'alimentazione industriale è diventata una cosa povera, degradante e meschina. Le nostre cucine e gli altri luoghi in cui si mangia assomigliano sempre più a distributori di benzina, e le nostre case somigliano sempre più a motels. "La vita non è poi molto interessante" sembriamo aver deciso. "Lasciamo che le sue soddisfazioni siano minimali, veloci e distratte". Attraversiamo di corsa i nostri pasti per andare a lavorare e attraversiamo di corsa il nostro lavoro per andarci a "ricreare" la sera, nei fine-settimana o nelle vacanze. E poi corriamo alla massima velocità possibile, nel rumore e nella violenza, attraverso la nostra ricreazione, perché? Per mangiare il miliardesimo hamburger in un qualche fast-food pronto a tutto per migliorare la "qualità" della nostra vita? E tutto questo si svolge nell'oblio più totale delle cause ed effetti, delle possibilità e degli scopi della vita del corpo in questo mondo. Si può riconoscere questo oblio rappresentato nella sua verginale essenza nella pubblicità dell'industria alimentare, nella quale il cibo si porta addosso la stessa quantità di trucco degli attori. Se ci si formasse una competenza alimentare su questa pubblicità (come alcuni presumibilmente fanno), non si saprebbe se i vari alimenti siano mai stati esseri viventi o che tutti vengono dalla terra, o che sono stati prodotti dal lavoro umano. Il consumatore americano passivo, seduto davanti a un pasto di alimenti precotti o di fast-food, vede un piatto ricoperto di sostanze inerti, anonime, che sono state trasformate, colorate, impanate, riempite di salsa, devitalizzate, macinate, spappolate, artificializzate, frullate, ingraziosite e igienizzate al di là di ogni somiglianza a qualsiasi parte di qualsiasi creatura sia mai vissuta su questa terra. I prodotti della natura e dell'agricoltura sono stati resi, all'apparenza, prodotti dell'industria. Sia chi mangia sia chi è mangiato viene così esiliato dalla realtà biologica. Ne risulta un tipo di solitudine senza precedenti nell'esperienza umana, in cui chi mangia può pensare al mangiare come una mera transazione commerciale fra lui e un fornitore e poi come uno scambio esclusivamente di appetito fra se stesso e il proprio cibo. E questa strana specializzazione dell'atto di mangiare è di nuovo ovviamente benefica per l'industria alimentare, che ha buone ragioni per oscurare i collegamenti fra alimenti e coltivazioni. Non sta bene far sapere al consumatore che l'hamburger che sta mangiando è fatto con pezzetti di carne che provengono da quaranta manzi diversi che hanno passato gran parte della loro vita in piedi camminando in uno spesso strato dei loro escrementi in un capannone di alimentazione e contribuendo a inquinare i corsi d'acqua locali, o che il vitello che ha prodotto la fettina nel suo piatto ha passato la vita in un box in cui non aveva lo spazio per girarsi...

Diventa ciò che sei

                                                        "Diventa ciò che sei"
                                              di UMBERTO GALIMBERTI
 
 
         IL BUONUMORE è una condizione esistenziale a cui tutti ambiscono e, incapaci di raggiungerla,
 attribuiscono il fallimento agli altri o alle circostanze del mondo esterno, quali l'amore,
la salute, il denaro, l'aspetto fisico, le condizioni di lavoro, l'età, cioè una serie di fattori
su cui non esercitiamo praticamente alcun potere di controllo. Ciò consente a ciascuno
 di noi di esonerarci dal compito di essere non dico felici, ma almeno di buonumore,
 perché nulla possiamo fare sulle circostanze che non dipendono da noi.
Eppure questa condizione dell'animo è accessibile a qualsiasi essere umano a prescindere dalla sua ricchezza,
 dalla sua condizione sociale, dalle sue capacità intellettuali, dalle sue condizioni di salute.
 Non dipende dal piacere, dalla sofferenza fisica, dall'amore,
 dalla considerazione o dall'ammirazione altrui, ma esclusivamente dalla piena accettazione di sé,
 che Nietzsche ha sintetizzato nell'aforisma: "Diventa ciò che sei".

2012

Valerio Magrelli
 
 
2012 was cold,i never dream alone ,
Il cambiamento è una condizione essenziale dell’esistenza"LucioFontana,
  stripes black and white, i love my little city gimtasis rokiskis,bbc nature,
kill your television,Paul Valéry ,carote gratinate ,patè di fegato di mia mamma,parola trasparente ,pensiero e una sostanza minerale , croissant di burro o di margarino like to be or not to be ,etimologia,felicita ti prende di passaggio,people,comunicazione non verbale ,verbale ,umberto galimberti ,lucio fontana,falling in love ,finger food,taralli di farina, acqua ,vino, olio e sale,Guido Pensato lezioni  misticanze ,pecorino semi stagionato confetura di peperoni,Tokyo,Talete Tutto è pieno di Dei" train,the plain,slow tunes, the trip without maps ,brussels,davide paolini,
 l'avventura in brugges,wind ,sun in switzerland, sea,A.KENEVSKY,rimini in the winter, footing
 ,hair,time, b&b,paolo conte in the morning, so good and tasty ,pistacchio ,Simone Simon ,
pasta choux ,
La felicità è uno stato corrispondente al sentirsi felici,pietramontecorvino in the summer little italian village,
coffe, constructivism,simple realy  friends,strasbourgo ,macaron, roma ,orzo bimbo in the morning,Duchamp,be.here.now. stupenda mille voglie ,"L’uomo che non può creare vuole distruggere" detto Erich Fromm,san giovani rotondo with love,
peccato di gola,baba,ricotta e pera ,
"Devi parlare con la torta" Antonio Lalla, dreams about patisserie, japan dreams,pasta brise,
miss you daddy ,
Marcel Proust
Valerio magrelli l'incontro uno dei momenti più belli dell tutto l'anno
melancholia,don't give up,maestro Antonio Lalla ,try to be and think creattively ,John Waters ,live adventurously,work diligently,share generously,e dopo tutto pasta sfoglia 4x3x4x3x4=576,
listen patiently, try fearlessly,lough heartily ,love completely ,
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home in primavera ,winter in france,flowers,sunglasses,
cavatelli ,love my brother , mantieni i tuoi pensieri positivi perche’ i tuoi pensieri diventano parole,mantieni le tue parole positive,perche’ le tue parole diventano i tuoi comportamenti,mantieni i tuoi comportamenti positivi ,perche’ i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini,mantieni le tue abitudini positive,perche’ le tue abitudini diventano i tuoi valori,mantieni i tuoi valori positivi,perche’ i tuoi valori diventano il tuo destino M.K. Gandhi
i love  people and sad girls like me cinnamon
 

De-li-cà-to

Elie Saab
Haute Couture Primavera Estate 2013
 
                                               Delicatezza che incanta polvere questo tessuto....
                                                   

Ezra Pound

Quello che veramente ami rimane,
il resto è scorie
Quello che veramente ami non ti sarà strappato
Quello che veramente ami è la tua vera eredita’
Il mondo a chi appartiene, a me, a loro
o a nessuno?
Prima venne il visibile, quindi il palpabile
Elisio, sebbene fosse nelle dimore d’inferno,
Quello che veramente ami è la tua vera eredita’
La formica è un centauro nel suo mondo di draghi.
Strappa da te la vanità, non fu l’uomo
A creare il coraggio, o l’ordine, o la grazia,
Strappa da te la vanità, ti dico strappala
Impara dal mondo verde quale sia il tuo luogo
Nella misura dell’invenzione, o nella vera abilità dell’artefice,
Strappa da te la vanità,
Paquin strappala!
Il casco verde ha vinto la tua eleganza.
“Dominati, e gli altri ti sopporteranno”
Strappa da te la vanita’
Sei un cane bastonato sotto la grandine,
Una pica rigonfia in uno spasimo di sole,
Metà nero metà bianco
Né distingui un’ala da una coda
Strappa da te la vanita’
Come son meschini i tuoi rancori
Nutriti di falsità.
Strappa da te la vanità,
Avido di distruggere, avaro di carità,
Strappa da te la vanità,
Ti dico strappala.
Ma avere fatto in luogo di non avere fatto
questa non è vanità. Avere, con discrezione, bussato
Perché un Blunt aprisse
Aver raccolto dal vento una tradizione viva
o da un bell’occhio antico la fiamma inviolata
Questa non è vanità.
Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare.


             
Ezra Pound, Pisan Cantos (Canto 81)
 
 

sometimes i dream cinnamon

2011 was space and time , tanta  scultura che aggrediva  lo spazio dello spettatore che ero io
, stripes ,godard,tea, wool,apples , to be open,antipasti,
made in paris, opera, connan mockasin , the snat ,tapas,beginners,
tokyo, jean prouvé, train,the plain, sand dunes, maps,brussels,pier paolo pasolini
 l'avventura,wind ,sun,urbanoutfitters, sea,miranda, corbusier,eric rohmer, white colore, red,
 ,fall in love for this italian life,hairs ,you unique just like everyone else,sunday nights, trousers, b&b,
,tchaikovsky in the morning ,leggings,my mom on phone for half hour only morning with love, biennale di venezia,
jonas,capriccio italiano ,coffe ,sorrow,new zealand, constructivism,creative friends,fluxus,copenhagen,
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 luigi ghirri,deserto rosa, shaker,les biches, chips, saul leiter,pentax, kodak,green,
, monasteries, charlie parker,sadness,teorema 1968, ,brother,love,jack of heart,
agnes martin,dance, paul newman,paper,a simple lunch for a rainy day,plateau di affettati mistą,
 tagliere di formaggi freschi con pinzimonio di verdure, scacchiera di verdure grigliate,
you have the possibility to give light a dimension in time
—Jonas Mekas, 1978
home in autumn,winter,flowers,sunglasses,pixlr-o-matic,i never understood life around me,Myriam,
cavatelli ,love ,blow-up,ii-ne-kore,kleenex with nice ,Jeanne Dielman,sad girls like me
cinnamon 

Alex Kanevsky

                                          Blue Room with Running Dog
55" x 77", oil on wood



 Hotel  66" x 66" oil on linen

                                      Kitchen Landscape
48" x 24", oil on wood  
                   R.W.
24" x 24", oil on wood





                    Heroic Composition
8.5" x 16", oil on wood



                             "Everything is in motion. Fast motion"
                                                         A.KANEVSKY



           "I don’t really measure anything. I try go purely by sight.Not because I am so precise, but because I need opportunities to make “mistakes”".



                                                        A.KENEVSKY



INCH ALLAH records



INCH  ALLAH  records puppet
 unique 
handmade with love
                                                      
                                                      http://7inchallah.tumblr.com/


                                                      http://inchallahrecords.bandcamp.com/

                                                       http://inchallahrecords.bigcartel.com/

                            Cheap Booking - Fake Gigs - Poor Distro - Hype Music Blog - Almost Label
                                                         
                                             Etichetta discografic   Pari  made in  france





Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles


Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles
« È un film sullo spazio e il tempo e il modo con il quale lei organizza la sua vita in  maniera di non avere tempo libero,
                         per non essere sopraffatta dall'angoscia e dall'ossessione della morte. »

                                                                                                                                              (Chantal Akerman)

Per me e un film “fuori” da ogni schema,lavoro singolare nella storia del l'arte ,al centro di quest’opera straordinaria, una donna comune, la Jeanne con la storia di vita che genera strazio (finale )...la desolazione e la banalità  della vita quotidiana...
 Tutto ripetuto  rendendo evidente la vita  della protagonista,una vita tanto normale da sembrare tragica ed  impossibile...un film agghiacciante e intensissimo ....

 A feminist masterwork of minimalist restraint
a cinematic powerhouse of narrative innuendo chantal akerman s piece de resistance .

                                                                                                                       todd haynes

The director Chantal Akerman’s three-hour-and-twenty-one-minute shot across
    the bow of cinematic modernism, from 1975.

                                                                          

                                          


Ali Bosworth




http://www.alibosworth.com/









Again and again about love for Jonas Mekas









                                        Jonas Mekas ha il sapore della vita che racconta


                                                              se stessa, del bilancio di un’esistenza che


                                                              procede tra la pesantezza del fare  dell’aver fatto


                                                              e la leggerezza del vivere  dell’esser vissuti :


                                “That’s me, one "me" of many. The very question of what  is a  story,  is a provocative question” Jonas Mekas
I never understood life around me ,the really life, or the really people... 
I never understood them ,


                                                        I still don't understand them and...
                                                 I don't really want to understand them...
                                                                                  Jonas Mekas